Questo articolo, il cui contenuto è banale per gli addetti ai lavori, nasce da alcune domande che mi sono state rivolte da possessori di un impianto fotovoltaico (non realizzato da me 😎).
La crescente diffusione degli impianti fotovoltaici con le batterie, complici le varie forme di detrazione fiscale, pone nel cittadino la basilare esigenza di capire se il proprio impianto fotovoltaico semplicemente...stia funzionando!
Non sembri una esagerazione la mia ma mi capita, sempre più spesso, di imbattermi in possessori di impianti fotovoltaici (non miei clienti 😁) che non riescono a rispondere ad una semplice domanda: il mio impianto funziona?
La cosa interessante è che questa domanda è tanto più frequente e pressante quanto maggiore è l'incentivazione, fiscale o meno, di cui l'utente ha usufruito.
Diciamo che la consapevolezza dell'acquisto fatto aumenta tanto più si paga il bene o servizio!
Per prima cosa una precisazione: ho scritto che i miei clienti non soffrono (o almeno non dovrebbero soffrire) di questa problematica. Questo accade per 2 motivi:
1) una intensa attività di tutoraggio pre (acquisto consapevole) e post (accompagnamento all'utilizzo) vendita;
2) l'utilizzo di inverter la cui interfaccia utente (beh, il display) facilita la comprensione (vedi qui per un esempio) immediata.
Torniamo ora alla domanda iniziale: come verificare, in modo molto sempllce ed immediato, se il proprio impianto fotovoltaico con batterie di accumulo sta funzionando.
Ci viene in aiuto il contatore di scambio ossia quello posto all'origine dell'impianto elettrico e che è "sempre esistito". Pigiando il pulsante a destra è possibile visualizzare i prelievi nelle 3 fasce orarie: A1, A2 ed A3. Si scelga ora una bella giornata di sole durante la quale si prevede però di rimanere a casa per svolgere le ordinarie attività domestiche (insomma non vale se si va al mare o a sciare).
Si visualizzi la somma dei valori delle 3 fasce orarie magari alle 8 di mattina e si faccia la stessa operazione alle 8 di mattina del giorno successivo.
La differenza tra questi 2 valori rappresenta il prelievo dalla rete elettrica nella giornata considerata. Si tenga presente che in Italia il consumo medio di una famiglia tipo (3, 4 persone) che abita una abitazione standard (non una NO GAS o con ricarica dell'auto elettrica per intenderci) è di circa 10 kWh al giorno.
Orbene, se il valore che si rileva con la procedura prima riportata è largamente inferiore a questo numero (tipo 1 o 2 kWh) si può essere certi sul fatto che la maggioranza dell'energia utile al fabbisogno della casa proviene dal sole e non dalla rete elettrica.
I risultati ottenuti dipendono dalla natura della casa e dei suoi abitanti, dalle caratteristiche dell'impianto fotovoltaico, dalla stagione e così via.
Ma il principio resta valido nella maggioranza dei casi.
Se siete interessati ad approfondire allora potete dare una lettura a questo articolo che insegna come sfruttare al meglio il proprio impianto!
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