Mi occupo di domotica (da prima!) e di superbonus al 110% (adesso e solo per quest'anno, 😁). Naturale che spesso mi venga posta la domanda che da il titolo a quest'articolo: ma la domotica, come si legge su molti giornali generalisti (e non) è detraibile al 110%?
L'interrogativo ha origini antiche ossia da quando, nel 2016, "la domotica" (notare le virgolette) è stata inserita nell'elenco delle forniture detraibili con la formula dell'ecobonus con l'aliquota del 65%.
A proposito, se hai un impianto fotovoltaico e vuoi scoprire come usarlo in modo che ti renda il più possibile clicca qui. Ho visto che è un articolo molto utile. E non dimenticare di condividerlo a chi, tra i tuoi conoscenti, ha, o intende installare, un impianto fotovoltaico.
Ho inserito il termine domotica tra virgolette proprio per chiarire l'aspetto cardine della vicenda. La domotica include una varietà molto ampia di sistemi, dalla illuminazione, alle aperture motorizzate fino all'antintrusione o alla gestione dei carichi elettrici in funzione della produzione da fotovoltaico (leggi qui questo mio articolo sull'argomento).
La detrazione fiscale al 65% si applica invece solo ad uno dei sotto sistemi tra quelli gestibili con la domotica: la termoregolazione.
In particolare qui si parla solo di "gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva".
Se ci si pensa bene, d'altra parte, tutto il tema delle detrazioni fiscali che va sotto il cappello di Ecobonus si riferisce al risparmio energetico. Ed anche se, forzando il concetto, è possibile pensare alla gestione delle luci e delle tapparelle della propria casa come avente ricadute in termini di risparmio energetico, è chiaro che questo risparmio si concretizza in modo molto diretto solo attraverso la misura ed il controllo dei parametri legati all'energia che utilizziamo per riscaldare e raffrescare la nostra casa e per produrre l'acqua calda sanitaria.
In particolare si parla di sistemi per il monitoraggio a distanza dei consumi dell'abitazione e della possibilità di poter intervenire, sempre in remoto, sulle grandezze da controllare come ad esempio la temperatura di una stanza. Ricordo comunque che questa non è domotica propriamente detta (come potete leggere appunto nell'articolo citato prima) ma gestione a distanza. Ma per la legge va bene così!
1. Vediamo ora in dettaglio quali dispositivi sono detraibili
Riporto quello che dice ENEA nel suo recente Vademecum del 25/01/2021:
Sono detraibili i dispositivi che:
a) mostrano attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
b) mostrano le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
c) consentono l'accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
Mica semplice realizzare queste condizioni tecnologiche in una abitazione! Comunque alla fine dell'articolo vediamo come realizzare in pratica un sistema che abbia queste caratteristiche.
Sono detraibili nel dettaglio:
- La fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all'interno degli edifici, di sistemi di building automation degli impianti termici degli edifici. Non è compreso tra le spese ammissibili l’acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con le predette apparecchiature, quali telefoni cellulari, tablet e personal computer o dispositivi similari comunque denominati (quindi lo smartphone lo dovete già avere);
- Le prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori etc.)
2. Cosa occorre per fruire della detrazione e quali sono i massimali di spesa?
Per fruire della detrazione (parlo solo dei documenti tecnici, quelli amministrativi sono i soliti in caso di detrazioni fiscali) occorre:
- conservare le schede tecniche dei componenti di Building Automation installati;
- redigere la "scheda descrittiva dell’intervento” entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere, ESCLUSIVAMENTE attraverso l’apposito sito web dell'ENEA relativo all'anno in cui essi sono terminati;
- l’asseverazione di un tecnico redatta ai sensi dell’art. 8 del D.M. 6.08.2020, che attesti la rispondenza ai pertinenti requisiti tecnici richiesti e comprenda la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi (novità 1)
- il computo metrico per le opere svolte (novità 2).
Quindi una abitazione di 80 mq può usufruire di una termoregolazione remota del valore di 4.000 € oltre iva, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie (precisazione alla fine dell'allegato I).
Attenzione però a non superare comunque il massimale (chiavi in mano di 15.000 € per unità immobiliare).
Quindi i sistemi detraibili con l'ecobonus al 65% sono, da sempre, quelli per la gestione remota della climatizzazione e la produzione dell'acqua calda sanitaria.
3. E per il 110% cosa si fa?
Bene, tornando alla domanda iniziale si può ora rispondere. Gli impianti detraibili con il superbonus, come trainati, sono solo quelli afferenti al telecontrollo degli impianti di climatizzazione estiva ed invernale dell'abitazione. Ossia quelli citati prima!
Restano sempre valide le 2 condizioni base del superbonus al 110%:
1) la realizzazione di almeno un intervento trainante;
2) il salto di 2 classi energetiche.
4. Quali sono i vantaggi per il cittadino?
Diceva Lord William Thomson Kelvin, un geniale fisico vissuto nella seconda metà dell'ottocento a cui dobbiamo la scala della temperatura assoluta,: "se non si può misurare qualcosa non si può migliorarla".
Ed in effetti il vero risparmio energetico possiamo conseguirlo solo se ci rendiamo conto di come i nostri comportamenti ed il modo in cui utilizziamo i nostri impianti influenzano i consumi energetici.
Con lo smartphone posso vedere ad esempio come variano i consumi:
1) tenendo in funzione la pompa di calore nelle ore diurne o serali;
2) aumentando o diminuendo la temperatura impostata in un ambiente di un grado;
3) tenendo più alta la temperatura dell'acqua calda sanitaria quando è in funzione il fotovoltaico per poi miscelarla di sera;
e così via in una moltitudine di esempi che ognuno vivendo la propria abitazione può realizzare.
Buonasera, avrei una domanda: sul vademecum ENEA si richiede anche che, in ambito superbonus, il sistema di building automation consenta di raggiungere la Classe B della norma EN 15232. Per raggiungere la classe B è quindi obbligatorio installare un sistema che gestisca anche l'illuminazione e le schermature, oppure sono sufficienti le funzionalità previste dal vecchio ecobonus?
RispondiEliminaNo, la classe B richiesta si riferisce alle sole funzioni domotiche presenti. Quindi riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e raffrescamento (se presente). Ad esempio per essere in Classe B per il riscaldamento è richiesto il "Controllo automatico di ogni ambiente con comunicazione".
RispondiEliminaBuonasera, ma se voglio portare in detrazione il controllo da remoto delle tapparelle, dovrò anche munirmi di un sistema che monitori la temperatura all'interno dell'appartamento e ne raccolga i dati? Oppure è sufficiente, ad esempio, il controllo della temperatura dei condizionatori accessibili via WiFi?
RispondiEliminaBuonasera, è necessario il rispetto di tutte le prescrizioni e dunque anche il controllo dei consumi e la programmazione settimanale degli impianti
RispondiEliminaSalve, quindi relè WiFi per lampadine piuttosto che per tapparelle e prese possono essere oggetto di bonus a patto che abbiano un monitoraggio dei consumi? Per intenderci i vari dispositivi Shelly possono andar bene a patto che siano PM?
RispondiEliminaGrazie mille
Salve, i consumi a cui bisogna riferirsi sono solo quelli legati al riscaldamento ed alla produzione di acqua calda sanitaria. Non conosco molto bene i sistemi da lei indicati ma non credo che permettano il monitoraggio di tali consumi.
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