Domanda: perchè installare un impianto fotovoltaico?
In questo articolo cercherò di dare una semplice risposta a questo interrogativo.
Internet pullula di guru dell'economia che vendono corsi che insegnano a guadagnare con il minimo impegno ed investimento. Beati loro che hanno questa conoscenze! Però se sono così presenti vuol dire che un pubblico lo hanno e quindi che esiste un interesse elevato per questi temi.
In questo articolo vedremo insieme se il fotovoltaico, oltre che dare una grossa mano all'ambiente, può anche essere visto come un sistema per produrre un reddito (senza lavorare 😅 e soprattutto senza rischi!). E questo può essere un buon motivo per installare il fotovoltaico!
Se hai 6.000 € e li depositi in banca potresti affermare che guadagnerai senza sforzo.
Ma quanto? Forse 60 € netti all'anno? O forse niente? Per me ci perdi ossia hai un rendimento negativo!
Potresti pensare di non lasciarli lì depositati ma investirli in azioni o in altri strumenti finanziari. Alla ricerca di interessi intorno al 4 - 8% anno.
Ma la ricerca di elevati rendimenti sempre si affianca alla esposizione ad elevati rischi.
Ottenere oggi rendimenti anche solo del 5% annuo sul proprio capitale significa rivolgersi a prodotti finanziari che possono anche provocare elevate incertezze, non solo di ottenere i guadagni sperati, ma anche solo di ritornare in possesso del capitale investito. E penso che ormai questo sia esperienza comune.
Gli italiani tuttavia hanno sempre puntato molto sul mattone nella speranza che l'investimento nella casa di proprietà sia quello in grado di garantire i sonni più sereni.
Ecco che quindi si può trasformare la propria casa in un sistema per generare un flusso economico aggiuntivo traendone un reddito. Certo, la si può affittare, tutta o in parte. Ma se uno ci deve vivere non è tanto semplice.
Probabilmente la cosa più semplice allora è quella di installare un impianto fotovoltaico. Quello che sostengo è che l'efficientamento della abitazione può essere visto come un vero e proprio investimento finanziario in grado di moltiplicare il valore del capitale investito. E soprattutto senza rischi!
Facciamo due conti e poi parliamo dell'assenza dei rischi.
Consideriamo l'installazione di un impianto fotovoltaico da 3 kW, in grado di produrre circa 3.800 kWh/anno (è un dato medio realistico valido per tutta Italia). Questo impianto potrebbe avere un costo di circa 6.600,00 €.
Ipotizziamo poi che i proprietari dell'impianto siano in grado di "autoconsumare" il 50 % dell'energia prodotta in 1 anno (se vuoi saperne di più sull'autoconsumo visita qui il mio post sull'argomento).
Questo vuol dire che la famiglia consumerà circa 1.900 kWh ogni anno attingendo questa energia dal sole. Considerando un costo del kWh di 0,30 € otteniamo un risparmio annuo di 570,00 €.
Il resto della energia pari a 3.800 kWh - 1.900 kWh = 1.900 kWh sarà immesso in rete e remunerato, grazie al meccanismo dello Scambio sul Posto, a circa 0,15 €/kWh in media per un introito annuo di circa 285,00 €.
Detrazione fiscale del 50%
Come è noto i piccoli impianti fotovoltaici residenziali godono della detrazione fiscale del 50% per ristrutturazione (e non, come la logica potrebbe far credere, del 65% per l'ecobonus).
Poiché l'impianto ha un costo di 6.600,00 € il suo proprietario percepirà ogni anno per 10 anni la somma di 3.300/10 = 330,00 €
Ricavi complessivi
Di seguito si riportano i ricavi complessivi annui per il nostro impianto (per 10 anni):
a) risparmio in bolletta: 570,00 €
b) Scambio Sul Posto: 285,00 €
c) Detrazione fiscale: 330,00 €
Totale ricavi annui: 1.185,00 €
Ossia quasi il 18% del capitale investito!
N.B.: questo elevatissimo rendimento è dovuto in gran parte alla elevata quota di autoconsumo ipotizzata pari al 50%. Mi rendo conto che questo valore non è comune ma è possibile conseguirlo. Anzi direi che è auspicabile!
Si può raggiungere a patto di:
1) avere un'abitazione monobolletta o dotata di impianto di riscaldamento con un generatore ibrido (se vuoi saperne di più clicca qui);
2) automatizzare l'inserimento dei carichi più energivori nelle ore centrali della giornata (ad esempio la lavatrice, l'asciugatrice o il forno elettrico); Beh, se uno ha la fortuna di stare a casa il sistema di automazione è lui!
3) passare alla mobilità elettrica (in futuro questo sarà lo standard e chi avrà installato un impianto fotovoltaico oggi si ritroverà a casa con una stazione di rifornimento già ammortizzata).
Si noti che non parlo di batterie perché queste farebbero lievitare il costo dell'investimento iniziale modificando i risultati.
A questo punto torniamo a parlare di rischio.
Rendimenti così elevati sono di solito associati a grandi rischi per il risparmiatore (anzi a volte sono totalmente impossibili da realizzare).
Ma l'impianto fotovoltaico è lì. Sul mio tetto. Al sole. Che per i prossimi 4 o 5 miliardi di anni dovrebbe continuare a sorgere ed a tramontare come ha sempre fatto. Insomma il carburante è assicurato.
L'impianto può poi essere assicurato contro le calamità naturali, il furto, l'incendio magari nell'ambito della più complessiva assicurazione della abitazione. Questa polizza ha un costo di circa 150,00 €/anno per impianti di queste dimensioni. E questo fa diminuire i ricavi a circa 1.000,00 €/anno che rappresentano comunque oltre il 15% di ritorno sul capitale investito.
Questo per 10 anni ossia per la durata della detrazione fiscale.
Alla fine di questo periodo i 330,00 € scompaiono portando così i ricavi a circa 850,00 €/annui (ben oltre il 12%) e questo ancora per tantissimi anni.
Se poi facciamo caso al fatto che l'energia elettrica in 10 o 15 anni difficilmente continuerà a costare sempre e "solo" 0,30 €/kWh allora parliamo di rendimenti molto più alti.
Non è fantascienza, non è il domani. Sono numeri. Funziona!
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