sabato 30 maggio 2020

Ottenere il Superbonus al 110%? Una possibile soluzione

Pompa di calore posta all'esterno
dell'abitazione
Il Decreto Rilancio del Maggio 2020, emanato sulla scia del disastro economico determinato dalla pandemia innescata dal Covid 19, incentiva fortemente i lavori di riqualificazione energetica delle abitazioni. In particolare concede, a determinate condizioni, la detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute dal contribuente che provvede ad efficientare la propria casa mediante uno dei seguenti interventi:
1) la coibentazione delle superfici opache verticali (le pareti) ed orizzontali (i lastrici solari ad esempio) per oltre il 25% della superficie lorda disperdente;
2) la sostituzione del generatore di calore tradizionale (la caldaia a metano) con una pompa di calore.

Cappotto
Il primo intervento è molto conosciuto dal grande pubblico, anche di non addetti ai lavori. L'espressione "fare il cappotto" ha perso il tradizionale riferimento al solo caldo capo invernale per assumere quella che  si riferisce al rivestimento, con materiali molto isolanti, delle pareti dell'abitazione.
Si tratta di una operazione molto condivisibile perché intuitiva. E' logico che se si limitano le "perdite" di calore dalla pelle dell'organismo edilizio questo rimane al caldo con tutti i suoi occupanti.
Ma la pompa di calore è molto meno conosciuta. Normalmente viene associata al tradizionale "split" installato a parete, originariamente con funzione solo raffrescante (il buon vecchio condizionatore). Oggi, quasi tutti i climatizzatori domestici sono in grado anche di riscaldare gli ambienti sfruttando proprio l'effetto in pompa di calore (si chiamano aria-aria).


Principio di funzionamento della pompa di calore. L'energia
contenuta nell'aria esterna (a sinistra) viene trasferita all'impianto
di riscaldamento (a destra) tramite l'energia fornita dal compressore
(al centro)
Questo risultato consiste proprio nella capacità di queste macchine di trasferire il calore da una sorgente più fredda (l'aria esterna invernale) ad una più calda (gli ambienti di una abitazione). Questo effetto è reso possibile grazie al lavoro svolto da un compressore (normalmente elettrico).
Ebbene si, anche la fredda aria esterna contiene una certa quantità di energia. La pompa di calore riesce ad estrarre questa energia ed a "forzarne" il trasferimento verso gli ambienti che sono a temperatura più alta.
Questo ciclo è molto efficiente. Basta una piccola quantità di energia elettrica per trasferire oltre 4 volte in più energia termica all'interno delle abitazioni.
E' proprio questa grande efficienza a rendere, con le odierne tecnologie, la pompa di calore conveniente rispetto alle altre sorgenti termiche come le caldaie a metano o a gpl ma anche rispetto a quelle a pellet o a legna.
Pompa di calore idronica.
Produce acqua calda e la invia ai
terminali dell'impianto di riscaldamento
Esistono diversi tipi di pompe di calore. Quelle che a me interessano di più sono quelle idroniche chiamate anche aria-acqua.
In pratica sono in grado di sottrarre il calore dall'aria esterna per trasferirlo all'acqua contenuta nell'impianto termico dell'abitazione. L'impianto può avere come terminali radianti i classici radiatori, i ventilconvettori o fancoil oppure un pavimento o un soffitto radiante.
Vediamo quali sono i vantaggi nell'utilizzo di questa tecnologia nel riscaldamento della propria casa:
1) il compressore di queste pompe di calore funziona ad energia elettrica e quindi l'impianto di riscaldamento non utilizza più il combustibile fossile;
2)  durante il funzionamento non vengono emessi fumi e quindi si può eliminare la ingombrante ed antiestetica canna fumaria;
3) la tecnologia delle pompe di calore esiste da decenni e da tantissimi anni vengono utilizzate come unica soluzione per riscaldare le abitazioni con grande affidabilità e bassi consumi.
Sostituire il generatore di calore esistente con uno a pompa di calore aria-acqua è relativamente semplice. Le tubazioni rimangono infatti le stesse (si parla di solo riscaldamento). Devono essere verificati gli spazi e l'impianto elettrico.
Con questo intervento ecco spalancarsi le porte del 110% anche per il fotovoltaico. L'accoppiamento di pompa di calore e fotovoltaico rappresenta un'ottima soluzione per ottenere:
- il salto di 2 classi energetiche per l'abitazione (questa condizione è da verificare caso per caso);
- la detrazione del 110% per entrambi i lavori;
- l'eliminazione del combustibile fossile per il riscaldamento della propria abitazione ed il passaggio alla monobolletta;
- la riduzione dei consumi elettrici stessi grazie all'impianto fotovoltaico.
Unico limite? Se si vuole usufruire della detrazione al 110% questa soluzione è applicabile in modo molto semplice e veloce ma solo alle abitazioni monofamiliari e principali.   

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