sabato 25 febbraio 2023

Riflessioni personali

Aggiungo sempre questa fotografia quando scrivo della mia persona. Risale agli inizi del 2008 a Santeramo in provincia di Bari. Faceva freddissimo quella mattina (credo ci fossero circa 2 gradi che, dalle nostre parti, è una temperatura davvero bassa) ma ero contento, sdraiato al sole che irradiava me ed i moduli fotovoltaici del mio secondo impianto fotovoltaico di scarsi 3 kW. Erano gli inizi della grande cavalcata che avrebbe portato l'Italia a detenere a lungo il primato a livello mondiale nella diffusione di questi utilissimi impianti. In questi 11 anni ed oltre sono cambiate davvero tante cose per me e per le energie rinnovabili. Il periodo di incentivazione si è concluso molto presto (già nel 2013) lasciando tanti operatori del settore che avevano creduto nel fotovoltaico con una grande incertezza per il futuro. Per fortuna però i cittadini hanno, dopo un primo momento di disorientamento, ripreso a credere fortemente nelle energie rinnovabili e nell'efficientamento energetico delle proprie abitazioni. Politiche di incentivazione fiscale come l'ecobonus o quelle legate alla ristrutturazione edilizia o anche di vero e proprio incentivo economico, come il conto termico hanno, di fatto, più che dimezzato i tempi di ritorno degli investimenti in efficienza energetica. Anche la coscienza ambientalista si va sempre più consolidando con la consapevolezza degli impatti che il nostro comportamento ha sui cambiamenti climatici.
Oggi, agli inizi del 2023, pur con le tante incertezze che la situazione internazionale determina e con alle spalle (si spera) una pandemia la strada delle energie rinnovabili e della efficienza energetica sembra ben tracciata.
A noi, operatori del settore, il compito di soddisfare le giuste aspettative dei cittadini e soprattutto di non deluderli!  

martedì 14 febbraio 2023

Hai un impianto fotovoltaico? Usalo bene!

 

Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica utilizzando come combustibile la luce solare. E su questo siamo tutti d'accordo. Realizziamo impianti fotovoltaici per utilizzare nelle nostre abitazioni questa energia gratuita. Ma quanti possessori di tali impianti sono realmente in grado di rispondere a queste 3 domande:

1) quanta energia ha prodotto il mio impianto in questo mese o quest'anno?

2) quanta energia, di quella prodotta dall'impianto, ho realmente utilizzato nei miei elettrodomestici?

3) come posso sfruttare al meglio il mio impianto massimizzando il ritorno dell'investimento?

Se vuoi sapere come sia possibile, in modo semplice ed economico, migliorare l'utilità del tuo impianto fotovoltaico allora mettiti comodo e continua a leggere.

mercoledì 8 febbraio 2023

Perchè installare un impianto fotovoltaico nel 2023

Domanda: perchè installare un impianto fotovoltaico?
In questo articolo cercherò di dare una semplice risposta a questo interrogativo.
Internet pullula di guru dell'economia che vendono corsi che insegnano a guadagnare con il minimo impegno ed investimento. Beati loro che hanno questa conoscenze! Però se sono così presenti vuol dire che un pubblico lo hanno e quindi che esiste un interesse elevato per questi temi.
In questo articolo vedremo insieme se il fotovoltaico, oltre che dare una grossa mano all'ambiente, può anche essere visto come un sistema per produrre un reddito (senza lavorare 😅 e soprattutto senza rischi!). E questo può essere un buon motivo per installare il fotovoltaico!

lunedì 6 febbraio 2023

L'impianto elettrico è il brutto anatroccolo?

Non sarò breve! Sull'impianto elettrico nelle abitazioni c'è molto da dire e non è possibile condensare in poche righe un argomento così vasto e complesso. Ma soprattutto fondamentale. 

Per spiegare il motivo di questa mia affermazione uso l'analogia della strada.

domenica 5 febbraio 2023

Scambio sul Posto contro Ritiro Dedicato

Un impianto fotovoltaico produce tutto il giorno (se ha le batterie, altrimenti durante tutte le ore diurne). Ma noi non consumiamo energia durante tutto il tempo. O almeno in certi momenti abbiamo in casa assorbimenti significativi mentre in altri gli stessi sono molto contenuti, ossia nell'ordine dei 100 - 200 W (metabolismo basale elettrico dell'abitazione).

L'energia in eccesso prodotta dall'impianto fotovoltaico non può quindi fare altro che andare a finire nella rete elettrica. E venire pagata!

I meccanismi di remunerazione per l'energia immessa in rete sono 2:

1) lo scambio sul posto (SSP);

2) il ritiro dedicato (RID).

mercoledì 1 febbraio 2023

Ventilazione meccanica controllata

Il Coronavirus ha fatto (ri)scoprire costumi a cui non eravamo più tanto abituati come il trascorrere tanto tempo in casa (anche con il bel clima). Abbiamo anche cominciato a prestare più attenzione alla necessità di rendere salubri gli ambienti di vita, casa e lavoro. 
Certo, concetti come il ricambio dell'aria o la disinfezione delle nostre abitazioni non sono a noi estranei. Ma è indubbio che dai primi mesi del 2020 abbiamo dovuto prestare più attenzione del solito a questi temi.


mercoledì 11 gennaio 2023

Mercato libero e mercato prigioniero

La data della fine del mercato tutelato dell'energia elettrica ha sconvolto i sogni dei cittadini italiani pagatori di bollette per molti anni. Niente è più ballerino e fluttuante di questo fatidico giorno. Per tante volte decreti e leggi si sono avvicendenti per spostare sempre un poco più in là l'avvio dell'obbligo di aderire al mercato libero dell'energia da parte degli utenti privati. Ora, a meno di ulteriori rinvii, c'è tempo fino al 10 gennaio 2024 per fare la propria scelta e decidere tra quali braccia buttarsi.
Avevo promesso, alla fine dello scorso anno, su Facebook (benedetti strumenti social) un post sul mercato dell'energia. Eccolo qua!
Una precisazione: per inclinazione professionale e per esperienza scriverò di energia elettrica. Considerazioni analoghe valgono anche per il gas metano. 
Prima di tutto facciamo chiarezza sui termini. Fino ad alcuni anni fa c'era un solo venditore di energia elettrica il cui nome inizia con la E. Ma era proprietario anche della reti per trasportarla questa energia ed anche dei contatori per misurarla.
Con i decreti sulle liberalizzazioni dei primi anni duemila (in recepimento a direttive europee) si affermò che questa posizione di privilegio non era più accettabile!
Perché chi possiede le reti entra di forza e di fatto a casa dei clienti e dunque ispira quella fiducia che la familiarità sempre garantisce. Inoltre chi possiede le reti ed i contatori di misura sì presenta con il caschetto ed il cacciavite e dunque con quell'aura positiva che avvolge chi, lavorando, "si sporca le mani".
Il monopolista con la E cambiò nome e si stabilì che avrebbe continuato ad occuparsi solo di cose tecniche rinunciando a vendere energia.
Ma che fare con i milioni di consumatori (che bel termine) che avevano il contratto con questo soggetto? Da una costola dell'azienda nacque allora un'altra società che ereditò i vecchi contratti e che è quella con cui oggi la maggior parte di noi continua ad avere il rapporto di fornitura.
A questo punto si poteva dare spazio ai nuovi commercianti dell'energia, italiani ed esteri.
E così accanto al mercato del monopolista, chiamato, non a caso, di maggior tutela ne nacque uno parallelo fatto di altri venditori.
Ma chiamarlo mercato di non tutela (o non tutelato, che è lo stesso) pareva brutto ed allora si decise di chiamarlo libero. Sicché l'altro, il vecchio, doveva chiamarsi prigioniero. Da cui il titolo del post.
Libero è sembrato sicuramente rassicurante ed inneggiante alla fine di una tirannia: quella del monopolista!
Dal 10 gennaio 2024 saremo "costretti" a scegliere. Già, ma cosa?