mercoledì 30 dicembre 2020

La fortuna di acquistare una nuova abitazione dal 2021 in poi (e gli auguri)

Per molto di noi l'anno che verrà, il 2021, ha un personale significato. Al di là però degli aspetti soggettivi, che solo ciascuno intimamente conosce, sicuramente ce ne sono altri che possiamo tutti condividere come umanità. La speranza nella fine della pandemia è probabilmente il primo. Il sogno di riprendere una vita più normale, di viaggiare o anche solo di fare una passeggiata liberi dall'ormai onnipresente mascherina ci accomuna probabilmente tutti.
Penso condividiamo, poi, in molti la voglia di fare progetti, darsi e rispettare programmi di vita, di socialità o di lavoro.
Tornando agli aspetti che, molto più in piccolo, interessano i contenuti di questo blog, il 2021 potrebbe essere l'anno nel quale si dispiegheranno finalmente gli effetti positivi del superbonus per l'edilizia.
Si tratta, come ormai noto, della agevolazione che prevede la detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute dal cittadino per riqualificare, dal punto di vista energetico, la propria abitazione.
Speriamo!
Sempre nello stesso ambito, il 2021 è però anche l'anno che vedrà l'entrata in vigore di importanti obblighi per le
nuove costruzioni. A partire dal primo gennaio infatti tutte le nuove costruzioni, anche nel settore privato (nel pubblico l'obbligo è partito due anni fa), dovranno essere NZEB.
NZEB è l'acronimo di parole inglesi che stanno per Edifici ad Energia Quasi Zero (oppure anche ad Emissioni Quasi Zero).
E questo citato è un obbligo, non una scelta di chi costruisce.
Gli edifici NZEB sono costruzioni che rispettano i 2 seguenti requisiti:

  1. Necessitano di poca energia per garantire il benessere dei loro abitanti;
  2. La poca energia di cui necessitano deve essere prodotta localmente da fonte rinnovabile.
cappotto termico
Il primo punto richiede che gli edifici debbano consumare poca energia per garantire, nel loro funzionamento standard, la climatizzazione invernale ed estiva e la produzione di acqua calda sanitaria. Nel residenziale questo vuol dire costruire involucri ben coibentati che d'inverno necessitano di poca energia termica per compensare le piccole dispersioni. In teoria alle nostre latitudini potrebbe già essere sufficiente il calore generato dagli abitanti nelle loro ordinarie attività di vita per compensare le minime dispersioni termiche. In estate è necessario garantire che la "pelle" dell'abitazione ritardi al massimo l'entrata della radiazione solare. Questo lo si consegue attraverso l'impiego di ombreggiamenti, schermature, superfici riflettenti, impiego del verde (attraverso tetti verdi ad esempio).

La poca energia necessaria deve essere prodotta poi da fonte rinnovabile che deve essere usata per compensare il medesimo vettore energetico del relativo servizio. Quindi il fotovoltaico può essere utilizzato solo per compensare i consumi di energia elettrica. Per utilizzarlo a beneficio del riscaldamento degli ambienti, l'impianto termico dovrà dunque forzatamente essere abbinato ad una pompa di calore. E questo anche per la produzione di acqua calda sanitaria. Per la climatizzazione estiva l'utilizzo dell'energia elettrica è già un obbligo tecnologico di fatto. Da queste considerazioni si evince che dal prossimo anno sarà davvero arduo trovare una abitazione che non sia NO GAS. E questo è un tema molto caro a questo blog.
pompa di calore splittata

Insomma il 2021 dovrebbe essere l'anno nell'edilizia del naturale impiego di:

  • tecnologie evolute nel campo dell'involucro edilizio;
  • tetti verdi o riflettenti;
  • fotovoltaico;
  • pompe di calore.
Magari anche di un'impennata brusca della mobilità elettrica.
Insomma virus permettendo il futuro è già alle porte ed io spero, con questo piccolo contributo, che è il mio blog, di poter continuare a raccontarne un pezzettino.
Per ora spero vi giunga il mio più sincero e grato augurio di Buon Anno!











 





Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensi?